Come funziona la Trasposizione dell’Anima dei boss in Dark Souls 3? Quali armi e oggetti si ottengono? Lo spieghiamo qui!
Dark Souls 3 – guida alla Trasposizione dell’Anima dei Boss
In Dark Souls 3 tornano le anime dei boss: oggetti di grande valore droppati dai nemici più tosti e iconici. Potete decidere di convertire queste anime in un bel gruzzoletto di denaro, ma vi diciamo subito che non è il miglior uso che potete farne. Secondo noi la cosa migliore è di tenerle da parte per la Trasposizione, un procedimento che permette di ottenere loot dalle proprietà uniche e ottime.
Aggiorneremo questo articolo con tutte le novità riguardo la Trasposizione dell’Anima, vi mostreremo i boss per nome e accompagneremo il tutto con un bel po’ di immagini. Occhio quindi, che ci sono spoiler!
La Trasposizione dell’Anima si sblocca dopo avere sconfitto il secondo boss e avere riportato un oggetto specifico nell’Altare del Vincolo (qui vi raccontiamo cosa succede nell’hub di Dark Souls 3). Ci sono due opzioni per ogni anima, e dovrete giocare almeno due volte per cercare di ottenerle entrambe. Pensateci accuratamente perché non c’è modo di tornare indietro una volta fatta la scelta. Oltre a richiedervi le anime dei boss, la Trasposizione costa pure un discreto gruzzoletto che varia a seconda dell’oggetto in questione.
Ma cosa si può ottenere per le anime dei boss? Diamo un’occhiata. Molti di questi oggetti sono talmente buoni che ha quasi senso costruirci una build e un equipaggiamento attorno. Parleremo delle loro caratteristiche migliori, ma non dimenticatevi di guardare le immagini perché ci troverete tutti i dettagli.
Vordt’s Great Hammer
Richiede 30 punti in forza, che però scala con livello C. Permette di avere una riduzione del danno ricevuto. Infligge danni da gelo e vi chiede di dare al traspositore soltanto l’anima di Vordt della Valle Boreale, niente cash.
Pontiff’s Left Eye
È un anello che non ha richieste specifiche di livello. Con ogni attacco successivo vi permette di recuperare punti vita. Anche questo vi costa solo l’anima del boss senza dover sporsare denaro extra.
Demon’s Greataxe
Per usarlo dobbiamo avere 28 forza, 12 intelligenza e 12 fede. La forza scala a livello C. Fa danno fuoco oltre a quello fisico e costa solo l’anima del Demone.
Demon’s Fist
Questo può essere usato solo con 20 forza e scala di livello D. Ha un attacco speciale a base fuoco, e infligge danni fuoco oltre a quelli fisici. Come i precedenti oggetti, anche in questo caso non ci sono richiesti soldi oltre all’anima del boss.
Hollowslayer Greatsword
Per usarlo dovremo avere 18 destrezza e 14 forza. La destrezza scala a livello C. È “particolarmente efficace” contro i mostri di tipo hollow. Ha due attacchi speciali ottimi contro i nemici con scudo, e vi chiede 1.000 anime oltre a quella di Granbosco.
Arstor’s Spear
19 è la destrezza richiesta, che scala a livello C. Avvelena i nemici, potenzia la nostra vita dopo ogni kill ed è particolarmente efficace contro gli scudi. Ancora dovremo spendere l’anima di Granbosco e 1.000 anime.
Crystal Hail
Un incantesimo che richiede 18 intelligenza simile a quello usato dal boss Saggio di Cristallo. Ci serve la sua anima e 1.000 anime.
Crystal Sage’s Rapier
Dovremo avere 18 destrezza, ma l’intelligenza scala con livello C quindi è un’ottima arma per i maghi. Aumenta la possibilità di trovare oggetti e infligge danno magico. Offre due mosse da spadaccini e costa 1.500 anime oltre a quella del Saggio di Cristallo.
Boulder Heave
Una magia che ci richiede 18 fede. Lanciate un masso dalla bocca, mica male, e costa solo l’anima di uno Stray Demon.
Havel’s Ring
Ottimo anello se state facendo una build che pesta duro. Aumenta la vostra capacità di portare oggetti e non ha requisiti. Costa 5.000 anime oltre a quella di uno Stray Demon.
Wolf Knight’s Greatsword
Potete usare questa spada con 24 forza e 18 destrezza, la forza scala a livello C. Otterrete due mosse particolari. Costa 10.000 anime oltre a quella dei Guardiani dell’Abisso.
Farron Greatsword
Un’arma davvero particolare che combina un pugnale e uno spadone. Richiede 18 forza e 20 destrezza (che scala a livello C). Vi darà la possibilità di parare i colpi e rispondere subito con una pugnalata. 10.000 anime oltre a quella dei Guardiani dell’Abisso.
Cosa succede tra le Alte Mura e Vordt della Valle Boreale? Ecco cosa fare in questa fase di Dark Souls 3!
Dark Souls 3 guida – dalle Alte Mura al Boss Vordt della Valle Boreale
Dal Falò delle Alte Mura scendete di un livello e rientrate nella torre. Se vi siete riposati o avete viaggiato il ladro in agguato sarà respawnato, ma potete evitare il cavaliere semplicemente aspettando un po’ prima di attaccare il ladro.
Scendete le scale e uccidete i due ladri, uscite dalla torre su questo livello e procedete con cautela fino a quando vedrete un nemico con scudo. Attiratelo a voi per ucciderlo con calma e raccogliete l’Anima nell’angolo a terra. Proseguite e vicino alla scala vicino al drago morto verrete attaccati da un altro nemico.
Prendete la scala e con moooolta cautela avvicinatevi al gruppetto di gente sul tetto per raccogliere le bome. Senza disturbarli, guardando sempre nella stessa direzione, scendete dal tetto stando appiccicati al bordo di sinistra. Muovetevi piano piano e troverete una Lucertola di Cristallo da fare fuori il più rapidamente possibile per ottenere una gemma per infondere armi.
Sfortunatamente superare quest’area sveglia la bestiaccia che se la dormiva tra i mostri passivi che avete superato poco fa. Se siete abbastanza lontani non entrerete in combattimento, ma se vi attaccano tutti… ecco… buona fortuna e magari ci rivediamo quando tornate qui dopo essere morti!
Proseguite e scendete per la scala in un angolo facendo attenzione al balestriere che vi attaccherà subito. Un altro vi aspetta dietro un angolo, e due nemici scaleranno le mura per difenderelo. Quando li avrete gestiti tutti potrete raccogliere una manciata di bombe. Potete anche evitare tutta la zuffa ignorando il secondo balestriere visto che non ci serve andare da quella parte per ora.
Guardiamo invece vicino alla lanterna e ai due barili, vedremo una rampa che scende verso un soffitto inferiore. Potete andarci e raccogliere due bombe speciali. Non tiratele al cavaliere lì sotto che tanto subisce lo stesso danno dalle bombe normali (molto più comuni) e che tra l’altro può anche essere tenuto a bada con le frecce. Per ora però consigliamo di lasciarlo stare.
Tornate alla scaletta di prima, entrate nella porta e un cavaliere vi punterà dopo un attimo. Potete decidere se affrontarlo qui nello spazio ristretto oppure tenerlo a bada con le frecce mentre salite la scala. Quando sentite che picchia la lancia per terra vuol dire che si sta allontanando e potete scendere a tirargli ancora qualche dardo.
Quando ne avrete avuto ragione potrete entrare nell’area che controllava senza troppi patemi. La prima porta a sinistra è protetta da un nemico da abbattere in fretta perché c’è un balestriere dal fondo. Potete anche decidere di utilizzare un attacco a distanza sul balestriere per attirarli entrambi e combattere quello normale fuori dalla stanza. Quando li avrete fate una bella capriola tra i vasi sia colpendo il nemico nascosto che rivelando del loot.
Nella stanza successiva verrete assalilti da due nemici da destra e sinistra, gestiteli e godetevi la Titanite.
Tornate nella stanza che pattugliava il cavaliere e state attaccati al muro di sinistra per trovare un’Anima. Superate la porta che prima avete ignorato e cercate un’apertura sulla sinistra dove, ovviamente, c’è un altro nemico ad attendervi. In fondo a questa stanza trovate una spada.
Piccola deviazione opzionale: esaminate il muro dalla parte opposta rispetto a questa stanza per trovare un’apertura piena di casse e sporcizia. Potete correre lungo questo percorso raccogliendo loot e una spada facendovi cadere al livello inferiore. Vi ritroverete su un balcone dal quale è comodo tirare frecce al cane e ai tre tizi di sotto, anche se chiaramente dovrete prendervi del tempo. Buttarsi nella mischia ai bassi livelli non è una buona idea, seguite il corridoio e prendete le scale invece.
Cercate vicino le scale per un sentiero che porta verso l’alto, troverete due nemici e una cassa che nasconde uno scudo argentato. Non male visto che assorbe il 100% dei danni ed è pure piuttosto leggero.
Al piano terra raccogliete la Titanite nascosta nel camino vicino alle scale e il frammento di Estus dall’altra parte della stanza. È un oggetto molto importante da riportare a Andre all’Altare del Vincolo.
Quando vi avvicinate all’area che prima pattuagliavano i tizi alti fate attenzione, c’è un altro cane che vi aspetta. Uccidetelo e potrete raccogliere la Chiave della Cella dal cadavere.
Questa è una strada senza uscita, avete due opzioni:
Uscite da questa stanza dal balcone tirando frecce al cavaliere di sotto o attaccandolo direttamente se vi sentite gagliardi.
Tornate dove i due balestrieri cercavano di tendervi un’imboscata (volendo potete tirare freccie al cavaliere lungo la strada) e prendete la scaletta verso l’area pattugliata dal cavaliere. Verrete attaccati da due nemici in fondo alla scaletta.
Qualsiasi strada abbiate scelto dovrete comunque eliminare il cavaliere, poi esaminate per bene l’area per raccogliere il saporoso loot e fate attenzione che uno dei nemici (fortunatamente uno di quelli base) torna in vita.
Superate il grande cancello e girate subito a destra, pronti con lo scudo, per difendervi dall’attacco di un balestriere. Correte su per le scale e dategliele di santa ragione poi giratevi per combattere il nemico che molto probabilmente avete attirato. Quando li avrete sistemati entrate nell’area coperta e giratevi immediatamente per salire lungo altre scale. Qui potrete raccogliere un’anima e, sopra al tetto, un Anello del Sacrificio.
Tornate dove avete lasciato l’area del cavaliere e cercate sulle scale che portano alla cattedrale a sinistra per raccogliere un’anima sulla sinistra. Le scale a destra e verso il basso portano verso un boss, quelle verso l’alto alla cattedrale. Ci sono due cavalieri di pattuglia e un terzo che ci aspetta su un sentiero secondario. Il modo migliore per raggiungere la cattedrale e di sgattaiolare non visti tra i primi due cavalieri per andare a combattere il terzo. Così facendo potrete anche raccogliere l’arma che si trova lì.
Se invece volete tirarli giù tutti, un nobile proposito ben inteso, potrete scendere per il sentiero a sinistra e trovare quello con il mantello blu: è un cavaliere dagli occhi rossi, molto più tosto degli altri, che però ha un loot migliore.
Nella cattedrale non c’è molto da fare se non andare a parlare con l’NPC in fondo, Emma. Vi darà lo Stendardo di Lothric (da tenere per bene). Parlatele una seconda volta per ottenere un oggetto che evoca una sentinella blu ogni volta che qualcuno invade la vostra partita.
Il prossimo passo è sbloccare la scorciatoria. Tornate alle scale dove avete combattutto con il balestriere e l’altro nemico, invece di girare tirate dritti e arriverete in un cortile.
Non attaccate il nemico solo soletto, ma state contro il muro a sinistra, raccogliete gli oggetti e preparatevi a un gruppetto di nemici che vi salterà addosso. Non sono molto forti, ma se siete in difficoltà potete correre indietro per qualche metro così da combatterli uno per uno.
Ora prendete l’ascensore nella stanza sotto al cortile (si attiva quando salite sulla piastrella) e raccogliete sei Coltelli da Lancio per poi sbloccare un cancello che porta fino al Falò delle Mura di Lothric. Occhio che tutti i nemici saranno respawnati se siete passati per un Falò dalla vostra ultima visita.
Come sbloccare Greirat
Non è obbligatorio, ma già che ci siamo conviene sbloccare un NPC importante. Tornate alle Alte Mura a piedi o tramite il Falò, noi consigliamo questa seconda via, che tra l’altro ci mette già nella direzione giusta. Dal Falò di arrivo scendete di due livelli uccidendo i due ladri e il cavaliere, poi prendete la scaletta per il piano terra.
C’è uno degli spilungoni ad aspettarvi qui. La porta sbarrata non si apre quindi andade dall’altra parte verso una stanzetta piena di barili e un nemico armato di bombe incendiarie. Fanno veramente male, soprattutto se vanno a colpire i barili esplosivi, quindi fate attenzione. Potete raccogliere otto Coltelli da Lancio da un cadavere prima di attaccare il ladro sulla sinistra mentre entrate nella stanza successiva. Uccidetelo e raccogliete la spada.
Proseguite lungo il percorso fino alla porta chiusa a chiave che però potrete aprire. Parlate con l’NPC all’interno, Greirat, e acconsentite alla sua richiesta di trasportare l’anello (they’re taking the hobbits to Isengard ga-gaga-gard!) che volendo potete pure equipaggiare. Dopo la vostra chiacchierata il buon Greirat andrà a vivere all’Altare del Vincolo vicino ad Andre.
Bene, ci siamo, ora è il momento di puntare il boss Vordt della Valle Boreale (in arrivo)!
Come ogni buon gioco che si rispetti anche Quantum Break ha la sua dose di collezionabili, che come quelli di Rise of the Tomb Raider, non sono fini a se stessi ma influiscono sul gioco e approfondiscono la storia. Ecco la video guida a tutti i 206 oggetti da trovare.
Il titolo è disponibile dal 5 aprile in esclusiva per Xbox One e PC Windows 10.
Ricordiamo che quest’anno al Romics, la XIX edizione del Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games che si terrà presso la fiera di Roma dal 7 al 10 aprile, sarà dato grande spazio ai videogiochi, con tutte le maggiori novità del momento e tanti sconti da prendere al volo.Ovviamente non potevano mancare Quantum Break, Forza Motorsport 6 e Halo 5 Guardians.
Chi ha giocato Quantum Break sa bene chi è il boss finale e chi sta sperimentando il titolo in modalità difficile potrebbe avere qualche difficoltà se a lui aggiungiamo Assaltatori, bombe ed esplosioni varie. Qui interveniamo noi con una video guida adatta alla situazione.
Il titolo è disponibile per Xbox One e PC Windows 10.
Ricordiamo che come tutti i prodotti di punta per Xbox One, Quantum Break di Remedy è uscito in bundle con una console in edizione limitata, in vendita anche in Italia, con uno stile unico. Ecco il video unboxing.
Dark Souls 3: con questi 10 consigli si parte col piede giusto!
Sono giorni, settimane e mesi che aspettate l’uscita di Dark Souls 3, ora finalmente ci siamo e potrete scoprire perché tutti sembrano presi da una febbre misteriosa per il titolo From Software. Si tratta solo del masochistico piacere di essere uccisi più e più volte, o sono le esplosioni di gioia improvvisa a rendere unica la serie? Se siete neofiti alle prime armi, Dark Souls 3 è sicuramente un ottimo gioco per cominciare.
È il capitolo più accessibile dei soulslike, secondo solo a Bloodborne, grazie al suo sistema di combattimento preciso e tanti strumenti nelle mani del giocatore. È anche più lineare dei precedenti, e il ritmo con cui verrete introdotti alla storia è misurato e pensato per darvi il tempo di assorbire tutte le novità. Se siete dei veterani vi consigliamo di dare un’occhiata ai nostri consigli per giocatori esperti.
Detto questo però non pensiate di avere davanti a voi una passeggiata, visto che si tratta di un Souls in tutto e per tutto. Se si tratta del vostro punto di partenza è probabile che vi ritroviate ad affrontare dei momenti piuttosto difficili, all’inizio non vi sarà chiaro che sta succedendo, e poi all’improvviso qualcosa farà clic e capirete l’amore di tanti appassionati.
Volete godervi al meglio questa avventura? Siete nel posto giusto: ecco i nostri 10 consigli per cominciare col piede giusto Dark Souls 3 (senza spoiler).
Sfogliate le immagini nella galleria qui sopra per leggere Dark Souls 3: 10 consigli per cominciare al meglio.
In Dark Souls 3 non ci sono delle build troppo restrittive, non c’è quella che fa solo da tank, o quella solo per il dps. Al contrario avrete sempre la possibilità di esplorare, anche se chiaramente la classe di partenza vi indirizza in una direzione per quanto riguarda lo stile di gioco.
Cominciare con un cavaliere è il modo migliore se siete alle prime armi: ha una bella spada e uno scudo che saranno perfetti per le prime 10 ore di gioco. Il cavaliere ha anche parecchi punti abilità in forza e vigore, che si traducono in un danno maggiore ai nemici e maggiore resistenza.
Anche la sua capacità di riempire per bene l’inventario vi sarà utile, insomma, è una classe equilibrata con probabilmente il miglior equipaggiamento di partenza tra tutte. Non solo, vi permette di godere della tipica esperienza Souls a base di spada e scudo.
Aumentate il Vigore prima di tutto
Sconfiggendo i nemici si ottengono anime, l’unica valuta del gioco, da utilizzare poi per livellare il personaggio, comprare oggetti e potenziare equipaggiamento. Non appena potete spendete dei punti per migliorare il vostro Vigore, visto che il potenziamento si tradurrà in un aumento dei punti vita.
Nelle prime fasi del gioco sarà più importante la resistenza rispetto alla forza bruta e alle altre caratteristiche.
Arrivate almeno a 17 o 18 punti in Vigore prima di guardare alle altre caratteristiche.
Una buona capriola è il segreto del successo
Capriole, capriole e ancora capriole come se ne dipendesse la salvezza del mondo. La maggior parte degli scudi che si trovano in giro non assorbono il 100% dei danni nemici, e soprattutto non tutte le build vi permettono di equipaggiarne uno.
Per ovviare a questo inconveniente ci sono le capriole, il vostro strumento migliore per risparmiare punti vita schivando gli attacchi. Occhio che a rotolare si utilizza la stamina che serve anche per gli attacchi e per le parate, tenete sempre sotto controllo questa risorsa.
Anche se potenziate la stamina con la costruzione del personaggio, la sua gestione rimarrà fondamentale.
Non preoccupatevi di sbagliare build
Capita, iniziate a giocare e siete convinti di avere trovato la caratteristica migliore da potenziare, ma dopo qualche ora vi rendete conto che non ve ne fate niente e vi prende lo sconforto. Niente tristezza amici, perché per fortuna verso la metà del gioco incontrerete un NPC in grado di farvi riallocare tutti i punti spesi.
La cosa bella è che potrete farlo più volte, ma non faremo spoiler sul chi è e come funzioni il meccanismo.
Non caricatevi oltre il 70%
Visto che stiamo parlando di build affrontiamo anche questo punto: cercate di non portare a spasso equipaggiamento che occupi più del 70% della vostra capacità. Potete controllare il peso dell’equipaggiamento dall’apposita schermata posizionando il cursore sull’oggetto in questione. Anche un mezzo punto percentuale fa la differenza quindi non fate finta di niente.
Ma perché insistiamo tanto? Perché sotto al 70% potrete fare le capriole veloci, mentre sopra sarete costretti a fare quelle lente e cicciotte. Non cambia solo la velocità della capriola, ma quelle più rapide hanno anche qualche frame di invulnerabilità a ridurre ancora di più il rischio di subire danni.
Se avete giocato anche solo un Souls già sapete dell’importanza delle capriole (come abbiamo detto qualche immagine fa), però è anche vero che ci sono build più resistenti che non ci puntano così tanto. Se state speccando un tankone potete pure decidere di darvi alle capriole lente, ma in ogni altro caso seguite la regola aurea del 70%.
Lasciate perdere le fazioni
In Dark Souls 3 c’è un sistema di fazioni: potete decidere di unirvi a loro, fare le missioni, e con la reputazione puntare a del loot particolare.
In alcuni casi è un procedimento semplice, ma la maggior parte delle volte non è così immediato e soprattutto dovrete darvi da fare anche nel PvP, invadendo o andando in soccorso di giocatori invasi.
Per unirvi a una fazione dovrete equipaggiare l’anello corrispondente, e questi anelli li troverete come loot, o dopo qualche chiacchiera, o in maniera più diretta parlando con membri della fazione.
Potete fare quello che volete, ma sappiate che potete ignorare il tutto senza paura di perdervi niente, mentre unirsi a una fazione può alterare notevolmente il gioco sotto il profilo narrativo.
Occhio che alcune fazioni vi buttano in un mondo di PvP e dolore, con invasioni continue e continui summon nelle partite degli altri a difesa dall’invasore. Se invece è quello che cercate non c’è problema ovviamente.
Controllate sempre casse e muri sospetti
I mimic sono OVUNQUE in Dark Souls 3. Sono mostri che a un primo sguardo sembrano casse normali, e poi quando vi avvicinate vi saltano addosso e menano duro.
Ogni volta che state per aprire una cassa dategli una bella spadata di sicurezza, alla peggio avrete dato qualche fendente al nulla. Il consiglio è anche di liberare la stanza prima di avvicinarsi alla cassa, perché ci manca pure di gettare un altro nemico nella mischia.
I muri magici invece non sono pericolosi, ma nascondono loot o scorciatoie. Anche in questo caso basta dare qualche spadata verso il muro sospetto per vederlo sparire.
Se giocate online magari trovate anche delle indicazioni degli altri giocatori, ma occhio che il trolling è sempre dietro l’angolo.
Mai affrontare un boss carichi di anime
Sconsigliamo vivamente di gettarvi contro un boss carichi di anime. Ma esattamente come si fa a sapere se le anime che stiamo portando sono troppe per girare in serenità?
Aprite la schermata con lo stato del personaggio e vedrete quante ne avete e quante ve ne servono per livellare. Se ne state portando a spasso abbastanza per fare un paio di livelli, il consiglio è di tornare all’Altare del Vincolo a spenderle.
Non solo le arene dei boss sono pericolose, ma anche le aree nuove possono tendervi qualche scherzetto. Liberandovi delle anime vi sentirete anche più liberi di giocare offensivamente.
Non affezionatevi alle anime e mettete in conto la morte
Ci vuol poco a farsi prendere dallo sconforto quando un nemico ci uccide e si perdono un sacco di anime, e a correre per cercare di recuperarle facendosi ammazzare un’altra volta.
Vi abbiamo appena detto di spendere le anime quando ne avete troppe, ma non stracciatevi le vesti se ne perdete un po’ perché fa tutto parte del gioco. Non si può evitarlo, semplicemente prima o poi succede anche se siete super cauti.
Il trucco? La rassegnazione zen. Dopo ogni morte tornerete in vita più forti e con una maggiore conoscenza dei nemici e dei livelli, certo, a patto di capire cosa vi ha ucciso. Ci sono giocatori che muoiono apposta per un paio di volte contro i boss, così da imparare bene i loro movimenti e tornare per la kill al giro dopo.
Questi erano i nostri primi 10 consigli per iniziare al meglio, se siete a caccia di altre dritte non perdetevi la nostra guida di Dark Souls 3!
Dark Souls 3: siete veterani? Questi consigli sono per voi!
Parleremo di un bel po’ di cose in questo articolo, e soprattutto parleremo di particolarità della serie Souls che non vi diranno un gran che se non siete veterani.
Se invece li avete giocati tutti da Demon’s Souls a Bloodborne (o almeno ne avete giocato uno), qui troverete i consigli che vi servono per rinfrescare il vostro livello di bravura, perché è vero che alcune meccaniche sono uguali o simili al passato, ma i cambiamenti non mancano.
I consigli che seguono chiaramente fanno bene a tutti, ma sono pensati per i veterani. Se siete alle primissime armi vi consigliamo di dare una lettura alle 10 cose per cominciare al meglio, mentre se invece volete qualche altra dritta potete leggere la nostra guida di Dark Souls 3.
Siete pronti? Sfogliate le immagini qui sopra!
Potete ignorare le abilità delle armi
Una delle maggiori novità che Dark Souls 3 porta alla serie è l’introduzione delle abilità speciali delle armi. Si tratta di mosse che permettono a chi non usa la magia di sfruttare la barra blu (PA) per attivare degli attacchi diversi a seconda dell’arma. Sono generalmente colpi molto forti e che non possono essere interrotti.
Detto questo, avendo finito il gioco, possiamo assicurarvi che il ruolo delle abilità delle armi non è poi così centrale, anzi, spesso le abbiamo utilizzate solo come ultima opzione contro i nemici più forti (e durante i boss quasi mai).
Questo non vuol dire che non siano utili, soprattutto nelle fasi iniziali sanno il fatto loro infatti, ma ci sono delle occasioni in cui non sono particolarmente comode (come quando avete uno scudo equipaggiato e dovete saltare da una stance all’altra).
Se la prospettiva di gettare altra carne al fuoco vi spaventa non temete, potete ignorare completamente questa novità e tirare dritto. Ce la farete comunque.
Potete curarvi solo con le fiaschette Estus
Non ci sono più le gemme o le erbe di Demon’s Soul: dare una bella tracannata di Estus è l’unico modo per recuperare vita in Dark Souls 3 (tacendo di alcuni rari oggetti che funzionano una volta sola).
Detto questo, se non sapete cosa fare con tutta la vostra barra blu (e state ignorando le abilità speciali delle armi), sappiate che potete utilizzarla per attivare dei miracoli. Per equipaggiarli basta avere il richiesto livello di fede.
Praticamente si tratta di una meccanica molto simile a quella delle gemme: la cura è più lenta rispetto a quella che si ottiene con le fiaschette Estus, ma sempre meglio di niente (soprattutto all’inizio quando ancora non avete trovato tranti frammenti Estus).
Se siete in difficoltà potete decidere di spendere tutto il vostro Estus per recuperare vita, andate dal fabbro all’Altare del Vincolo per farlo.
La morte funziona diversamente
Lo sapete già, quando si muore in un Souls la barra della vita subisce un bel taglio e si può recuperare soltanto tornando umani.
Il sistema è sensibilmente differente in Dark Souls 3 però, ed è suddiviso in due forme. Il primo, quello facile, si chiama Ember.
Si parte senza questo prezioso oggetto, che va consumato per far tornare la vita al suo massimo (o si ottiene lo stesso risultato uccidendo un boss). Il numero di Ember che trovate nel gioco (un po’ come succedeva con le Effigi Umane di DS2) non è molto alto anche se potrete comprarle da un certo NPC.
Il secondo livello della meccanica è più profondo e suddiviso in livelli fino al novantanovesimo. Si parte da zero, e si sale di livello con ogni morte, ma solo dopo avere parlato con un certo NPC ed avere accettato la punizione.
PIù avanti nel gioco troverete un oggetto che riporterà le cose al punto di partenza ma lascerà i livelli guadagnati intatti. Per eliminare anche quelli c’è un modo, ma non facciamo spoiler!
Questo procedimento costa parecchio, rimuove un finale e chiude una questline, quindi chiaramente lo sconsigliamo.
I colpi alle spalle sono tornati
Ok, non è che se ne fossero mai andati completamente visto che abbiamo sempre potuto infliggere danni extra attaccando i nemici da dietro.
La differenza in Dark Souls 3 è che la finestra temporale in cui potete far partire gli attacchi è più semplice da individuare, quasi ai livelli di Demon’s Souls.
Sarà così fino alle ultime fasi del gioco, dove purtroppo la finestra si rimpicciolisce. Il consiglio è di impratichirsi fin dall’inizio visto che vi permette di risparmiare un po’ di Estus. Alcune classi sono migliori di altre (chiaramente i ladri), ma generalmente sono anche quelle che ne beneficiano di più.
Potete muovervi mentre bevete Estus
Dark Souls 3 fa la cosa giusta: vi permette di muovervi mentre tracannate le vostre fiaschette Estus.
Non potete correre o fare movimenti particolarmente rapidi ovviamente, ma anche gli spostamenti più piccoli possono fare la differenza durante una battaglia con un boss per esempio..
È veramente degno di nota che un cambiamento così piccolo possa essere così importante.
L’Adattabilità di Dark Souls 2 non c’è più
Una delle caratteristiche meno apprezzate di Dark Souls 2 era la necessità di spendere punti abilità per potenziare l’Adattabilità, una statistica che serviva per fare capriole, alzare lo scudo più in fretta e bere Estus più rapidamente tra le altre cose.
Dark Souls 2 vi faceva partire da una posizione di svantaggio, e sembrava troppo persino per un titolo From Software. In Dark Souls 3 la meccanica è sparita, e per fortuna tutte le varie caratteristiche del personaggio hanno un ruolo decisamente più chiaro.
Non potete potenziare l’armatura
Purtroppo in Dark Souls 3 non potrete modificare le armature in nessun modo. Potete migliorare armi e scudi, ma non tutto il resto.
Questo fa si che ci sia un’attenzione maggiore al miscuglio dei vari set per ottenere il massimo dagli oggetti che si indossano. Non è una grave mancanza, visto che ci sono tante opzioni da cui scegliere però.
Spesso vi capiterà di trovare dei set completi, e così vi preoccuperete meno di farmare per un pezzo mancante (anche se capita ancora).
Potete respeccare e cambiare build
C’è un NPC attorno a metà dell’avventura che vi permette di riallocare i vostri punti abilità. C’è un piccolo SPOILER ora, se non volete sapere come si chiama e dove si trova passate alla slide successiva.
Dovrete andare a trovare Rosaria nella Cattedrale delle Profondità. Dovrete unirvi al suo Patto delle Dita e portarle una Lingua Pallida per rimescolare i vostri attributi a piacere, ma potrete farlo solo 5 volte nel gioco.
Mura illusorie e mimic
Se avete già letto la nostra guida coi 10 consigli per cominciare già sapete che questo è un punto importante, talmente importante che ci sentiamo di riproporlo anche ai giocatori più abili. Mura illusorie e forzieri che in realtà sono nemici sono praticamente ovunque.
In certe zone un’illusione è tutto quello che c’è tra voi e un’area segreta. Quando liberate una zona, ma vedete ancora del loot che non sapete come raggiungere, è probabile che ci sia un muro finto da qualche parte.
Anche i mimic sono ovunque, anzi, probabilmente sono più loro delle casse vere e proprie!
Come vi abbiamo già detto il consiglio definitivo qui è di avvicinarvi ai forzieri solo dopo avere spazzolato tutti gli altri nemici.
Le lucertole di cristallo sono delle schiappe
Non sarebbe un gioco della serie Souls senza lucertole di cristallo, ma per fortuna questa volta sono relativamente semplici da abbattere.
Un colpo ben assestato le farà andare a pancia all’aria dandovi un bel po’ di tempo per finire il lavoro. Ci mettono anche di più a scomparire.A good thrust or slash will flip them over, giving you ample time to finish the job.
Per fortuna la maggior parte delle volte sono da sole poi, così non dovrete ricaricare dal Falò per andare a prendere quella che vi è sfuggita.
Le armi si danneggiano
I danni alle armi sono stati introdotti in Dark Souls 2 e la maggior parte di noi non li ha mai amati. Non solo, ma su PC i 60fps facevano sì che le armi si degradassero più rapidamente che su console!
Se da un lato è vero che la meccanica torna alla carica in Dark Souls 3, dall’altro la troviamo limata e meno intransigente. Vi capiterà più spesso di finire l’Estus piuttosto che di rompere un’arma per fortuna, e la buona disposizione dei Falò rende il tutto ancora più gestibile.
Nel caso vi capiti di avere un’arma rotta però, vi basterà recuperare della polvere di riparazione (costa poco): già ne avete all’inizio del gioco e per capirci noi non abbiamo mai dovuto comprarne.
Il New Game Plus non parte da solo
Il New Game Plus di Dark Souls 3 parte con una semplice domanda dopo il filmato finale: se scegliete sì comincia, se scegliete no vi ritroverete all’Altare del Vincolo.
La decisione è tutta nelle vostre mani, e non è definitiva. Se al momento non vi sentite pronti, potete sempre decidere di avvicinarvi al Falò dell’Altare del Vincolo per attivare il New Game Plus.
Come battere il boss Vordt della Valle Boreale di Dark Souls 3? Ma seguendo la nostra guida ovviamente!
Dark Souls 3 guida – boss Vordt della Valle Boreale
Ora è il momento di gettarsi su un boss vero e proprio, quindi spendete le vostre anime e livellate tutto quello che deve essere potenziato. La via più facile per raggiungere il buon Vordt è di partire dal Falò delle Alte Mura e fare fuori il balestriere, i due cani, i due tizi alti e il nemico semplice prima di prendere l’ascensore verso il basso. Ora superate anche i nemici che trovate di sotto.
Dobbiamo scendere per le scale e attraversare le porte alla fine, occhio che ci sono due cavalieri, due nemici con scudo e un balestriere.
Chiaramente stiamo andando da un boss, e l’idea di arrivarci a metà vita non è il massimo. Per evitare di combattere (e seminare eventuali nemici all’inseguimento) basta farsi cadere su una piattaforma di lato alle scale vicino a dove si trova il balestriere. Da lìpotete farvi cadere e correre di fianco ai nemici o schivarli entrando direttamente nell’arena.
In ogni caso ora dovrete entrare nell’area e avvicinarvi al cancello.
Vordt della Valle Boreale
Una volta era un cavaliere, ma ora è solo un servo schifido di Lothric. Vordt è dotato di un’armatura resistente e si muove su tutti e quattro gli arti. Usa attacchi ad ampio raggio orizzontale e ha uno scatto molesto che gli serve per ridurre le distanze. Occhio che fa anche danno congelante, ma per fortuna non è un grosso problema se la battaglia dura il giusto.
Se avete un personaggio da corpo a corpo c’è un trucchetto, ed è di stare il più vicini possibile al boss. Non vi serve andargli dietro, basta stargli addosso anche davanti o vicino alle spalle o al ventre, menare qualche fendente e prepararsi al divertimento.
Quando carica una qualsiasi mossa fate una capriola in avanti, lo supererete e vi troverete dietro di lui. Colpitelo una o due volte (se siete veloci) e ripetete l’operazione. Se scappa corretegli dietro puntando un lato così da essere pronti a una capriola tattica per schivare gli attacchi.
Quando il boss è a metà della sua vita (più o meno) scatta la seconda forma, e diventa un po’ più letale. Vordt diventa più veloce e infligge danno congelante più in fretta, oltre ad avere un nuovo attacco: si tratta del fiato congelante, che però per fortuna ci mette un bel po’ a caricarsi e vi dà una buona opportunità per portarvi alle spalle del boss.
In questa seconda fase vi consigliamo di usare la stessa tattica vista qua sopra, se invece non ve la sentite potete tenere lo scudo alto e parare i colpi più veloci (tenendo d’occhio la stamina chiaramente). Volendo potete equipaggiare armatura con resistenza al danno da congelamento, ma come dicevamo non dovrebbe essere indispensabile. La cosa veramente importante è chiaramente la gestione della stamina tra parate, attacchi e capriole.
Se avete difficoltà col boss vi consigliamo di farmare un po’ di Titanite per potenziare l’arma preferita.
Quando avrete abbattuto Vordt riceverete la sua anima da tenere da parte per la Trasposizione. Poi accendete il Falò e uscite dal cancello.
Se avete già visitato la Cattedrale per la chiave avvicinatevi al limite della piattaforma e scatterà un filmato, dopo il quale potrete accendere il Falò all’Ombra delle Mura.
Con questa parte della guida vi portiamo fino all’Insediamento di Non Morti in Dark Souls 3!
Dark Souls 3: dall’Ombra delle Mura all’Insediamento di Non Morti
L’unico sentiero da prendere dal Falò dell’Ombra delle Mura è dritto attraverso il cancello, ma prima di andare seguite il muro a sinistra e salite nella fortificazione per raccogliere un anima.
Proseguite giù per le scale e lungo il sentiero vicino al muro. Più o meno a metà incontrerete delle scale che scendono, ma ignoratele e proseguite per far scattare un evento: tre cani attaccheranno gli NPC alla base lasciandovi la scelta se gettarvi nella mischia o aspettare che si calmino le acque.
Quando i cani sono morti allontanatevi dal cancello e muovetevi con cautela vicino alle due carrozze: ci sono due cani pronti all’imboscata. Raccogliete due teschi dal corpo dopo averli tirati giù.
Proseguite lungo il sentiero facendo attenzione a non attaccare nessun cadavere e raccogliete l’osso sul lato sinistro del ponte, poi cercate a destra fino a che trovate un NPC con cui parlare.
Ciao amico Yorel di Londor! Assicuratevi di andare a trovarlo perché altrimenti sparisce e vi perdete un finale. Accettate la sua richiesta e portatelo all’Altare del Vincolo dove andrà a piazzarsi alla fine del tunnel a sinistra. Vi darà un’emoticon se parlate con lui, oltre a vendere alcune magie niente male. Ha anche una funzione ulteriore: periodicamente (per un massimo di cinque volte) si offrirà di rivelare la vostra vera forza. Praticamente vi farà salire di un livello.
Fatto questo dobbiamo solo proseguire, quindi tornate dove i cani hanno attaccato i villici, tirate la leva aprendo il cancello o decidete se uccidere o lasciar andare il nemico.
Entrate nel villaggio e davanti a voi sulla destra vedrete il Falò dell’Insediamento di Non Morti. Facile, no?
Fino al Ponte Pericolante di Dark Souls 3 è una bella scarpinata, siete pronti?
Dark Souls 3: dall’Insediamento di Non Morti al Ponte Pericolante
L’Insediamento di Non Morti è un’area tutto sommato lineare, ma che al suo interno nasconde parecchi sentieri tutti da esplorare.
I nemici qui fanno abbastanza brutto, ma non fatevi ingannare dall’estetica e anzi gioite perché di tanto in tanto droppano gemme particolari. Cominciamo eliminando la coppia con mannaie che infesta il percorso partendo dal Falò, e poi il terzo nemico con un forcone a metà strada tra noi e il fienile.
Una volta all’interno fate a pezzi il cadavere e recuperate uno scudo di pelle poi, con la porta alle spalle, vedrete un sentiero a sinistra e dei ciottoli a destra. Andando in questa direzione potrete vedere un assassino in agguato sul sentiero a sinistra, decidete voi se saltare giù o se colpirlo da qui.
Gli assassini col cappuccio sono davvero una rogna. Vi attaccano spesso dall’alto con pugnali da lancio e si muovono rapidamente. Dopo che li avete colpiti spesso fanno un balzo dietro di voi per un attacco alle spalle, quindi non colpite mai due volte e cercate di evitarli quando sono in gruppo.
Dopo che avrete tirato giù l’assassino scendete fino a dove era in agguato e raccogliete i carboni. C’è un nemico con forcone che dovreste riuscire a beccare alle spalle, e alla fine del suo eprcorso troverete la polvere per le riparazioni. Se avete letto i nostri consigli per i veterani di Dark Souls 3 già sapete che non ve ne farete poi molto. Ora tornate fino al fienile.
Tornati all’interno state vicini al muro sulla sinistra (entrando dalla balconata) per trovare le scale che portano al livello inferiore. Ci sono ben tre assassini in attesa: un vicino alle scale sulla destra, uno pattuglia in senso anti orario. Il terzo vi salta addosso se arrivate al centro della stanza, quindi cercate di gestirli uno per volta. Raccogliete il loot nell’angolo e poi uscite con cautela perché c’è un sacco di compagnia.
Raccogliete l’osso di Loretta da riportare a Greirat all’Altare del Vincolo, così da avere poi al dialogo successivo una nuova emoticon (tranquilli, tornerà al suo ruolo di mercante rapidamente).
I nemici attorno all’albero in fiamme non vi attaccheranno a meno che non adiate proprio in zona, ma l’Evangelista al centro ha un raggio maggiore, occhio. Cercate di attirarla lontano dal gruppo per non farvi circondare: picchia duro con la sua mazza e evoca uno sciame di sanguisughe, oltre a una magia di fuoco. Per fortuna non è molto resistente e si interrompe in fretta, dovrebbe bastare tenere la distanza e colpire ogni volta che sta castando qualcosa.
Tornati all’area con l’albero in fiamme eliminate i nemici (che non vi inseguiranno a lungo) e poi raccogliete tutto il succoso loot nell’area. C’è anche un corpo incastrato in un albero che potete far cadere se avete un arco con voi.
Ci sono tre uscite da qui: un vicolo cieco con una porta di legno, un tunnel e un ponte con due nemici.
Cominciamo andando nel tunnel a uccidere i due assassini per assicurarci che non ci caschino addosso dopo, poi andiamo nel vicolo cieco e prendiamo la porta. La stanza è scura, e sulla destra c’è un buco che rivela un oggetto da raccogliere. Occhio perché una gabbia prenderà vita.
Si tratta di nemici vulnerabili al danno da lancia o arco più che da spada, che a volte sputacchiano anche dardi. Occhio a non finire la stamina se usate uno scudo nel corpo a corpo.
Ora andate verso le scale colpendo il cadavere per raccogliere l’anima. Invece di scendere lasciatevi cadere nel buco vicino alla porta dentro alla stanza chiusa a chiave di sotto. Raccogliete il sigillo e bevete dal calderone se vi servono dei punti vita. Aprite la porta quando siete pronti.
Le gabbie sulla destra non vi attaccheranno, ma girate l’angolo e ne vedrete una da sola che invece lo farà. Attaccatela!
Nel corridoio vedrete un nemico con gli occhi rossi veramente fastidioso da gestire negli spazi ristretti, soprattutto se avete armi tipo lance visto che continuano a saltare di lato. Sono rapidi e aggressivi, ma per fortuna non hanno molta vita.
Superato il tizio arriverete ad altre due gabbie che prendono vita (e quel buco nel soffitto è da dove sarebbero caduti gli assassini dal tunnel).
Dopo essere usciti state vicini al muro a destra e cercate dei detriti che vi porteranno in una viuzza. Seguite il sentiero sulla collina per raggiungere un’altra anima.
Il prossimo passaggio è sotto il tiro di un’altra Evangelista. Spara senza sosta mentre avanzate, e purtroppo è troppo lontana per essere colpita dalle vostre frecce. Se non avete magie potenti vi tocca avvicinarvi allora, facendo attenzione ai tre nemici con martellone che vi conviene attirare fuori dalla portata della maga.
Avanzate lentamente riparandovi sulla destra fino a quando un quarto nemico vi balzerà addosso dalla sinistra, combattetelo al riparo. Ora tornate lungo il sentiero ed entrate nell’area da dove è venuto eliminando l’assassino che arriva da sinistra. Raccogliete la frusta.
Se avete abbastanza destrezza probabilmente riuscirete a tirare giù l’Evangelista da qui, altrimenti continuate a schivare i colpi. C’è un incrocio più avanti: a sinistra non c’è niente, mentre a destra troverete della Titanite.
Proseguite fino alle scale ed entrate nell’area, poi salite per raggiungere finalmente l’Evangelista e raccogliere della Titanite.
Attraversate la stanzetta con le scale e se ne avete bisogno curatevi. È vero che il prossimo Falò è vicino, ma prima dovrete affrontare un ostacolo da non sottovalutare se avete usato dell’Ember o non siete morti dall’ultimo boss. Superate la porta e verrete invasi dallo spirito di Hodrick, che vedrete avvicinarsi in tutto il suo rosa splendore dalla porta successiva.
Attiratelo fino all’incrocio e preparatevi perché sono fantasmi piuttosto duri. Hodrick può curarsi e decidere se usare uno scudo o un setup a due spade.
Se non ve la sentite di affrontarlo potete usare la tattica dell’arco finché si muove lentamente. Potete decidere di portarlo indietro fino alle scale dove se siete fortunati si incarta un po’. Quando inizia a castare qualcosa dateci dentro con le mazzate visto che si cura molto più rapidamente di quanto possiate fargli danno voi con l’arco. Con un po’ di pazienza lo tirerete giù e otterrete un oggetto importante per il suo Patto.
Che affrontiate Hodrick o no proseguite e sentirete dei campanellini sulla destra. Assicuratevi che il nemico davanti sia lontano e correte dietro l’angolo per fare fuori la Lucertola di Cristallo.
Ora guardate giù dalla palizzata e vedrete finalmente il Falò. Potete decidere di farvi cadere vicino al carretto e attivarlo, oppure uccidere il tizio di pattuglia sotto all’arco.
Nel caso cercate di attirarlo da lontano visto che vi caricherà. Rotolate in avanti mentre colpisce per andargli alle spalle e poi gù botte. Non sottovalutatelo perché è piuttosto resistente, ma chiaramente è solo una questione di tempo e presto avrete la vostra Titanite.
Quando siete pronti attivate il Falò del Ponte Pericolante ma non prendete il sentiero davanti a voi che porta a morte (quasi) certa. Dovremo prima liberare l’altra metà dell’Insediamento di Non Morti!
Proseguiamo verso i Piedi della Rupe (in arrivo), oppure torniamo a dare un’occhiata a Dark Souls 3: guida!
Avete problemi di NAT con la vostra PlayStation? Non riuscite a far scendere il valore a 1, quello che in teoria dovrebbe garantire una migliore esperienza online?
Per aiutarvi a ottenere NAT 1 senza smanettare troppo con i vostri router vi basterà seguire questo chiaro video creato da Tiz & Petri nel quale vi spiegano che settaggi utilizzare.
Basterà andare in Impostazioni -> Rete -> Imposta connessione Internet -> Personalizzata e seguire le indicazioni riportate dal video inserendo “alicedsl” nel campo PPPoE nel caso in cui siate utenti Telecom Italia (TIM), mentre per Infostrada dovrete scrivere “benvenuto” nell’ID e “ospite” nella password.
Ci sono davvero un sacco di cose da fare fino ai Piedi della Rupe in Dark Souls 3, andiamo!
Dark Souls 3: dall’Insediamento dei Non Morti ai Piedi della Rupe
Tornate al Falò dell’Insediamento di Non Morti e combattete fino all’albero in fiamme. Piuttosto che entrare nell’edificio, attraversate il ponte e fate fuori i due nemici facendo attenzione che uno vi lancerà bombette incendiarie.
Il sentiero ora vi porterà attraverso il fienile, ma occhio che c’è un passaggio sulla destra con un bel po’ di loot e pericoli. Procedete con cautela mentre affrontate i due assassini sui tetti, chiamiamoli Evaristo ed Ernesto per comodità. A meno che non abbiate con voi un sacco di frecce saranno troppo lontani per essere eliminati dalla distanza, e poi non dimentichiamoci che ci sono altri tre assassini poco più avanti.
Proseguite con lo scudo alzato per proteggervi dai colpi e guardate il muro a sinistra finché non salta fuori un assassino. Attiratelo indietro e fatelo fuori da una posizione protetta.
Poi proseguite fino ai massi, Evaristo e Ernesto vi staranno bersagliando a manetta in questo momento, ma dovreste essere in grado di andare in copertura rispetto a quello di sinistra dimezzando lo sforzo. Sempre guardando verso Ernesto correte da una roccia all’altra e attirate l’altro assassino indietro fino alla zona sicura per eliminarlo. Ripetete il procedimento per il terzo nemico.
Ora tornate alle rocce, da dove potrete uccidere Ernesto (quello a destra) con le frecce se vi va, anche se basta aspettare un po’ per averlo a portata di mazzate. In ogni caso il vostro obiettivo ora sarà di puntare Evaristo correndo attorno alle rocce evitando i colpi di Ernesto e salite fino ai tetti per colpire l’assassino a sinistra (e quello che si nasconde sul piano appena sotto).
Raccogliete le bombe e poi cercate il sentiero che vi porta dietro agli edifici al livello più basso. C’è uno scudo da raccogliere se vi interessa, e dietro l’angolo c’è una gabbia di quelle che prendono vita che però non vi attacca e invece è in vena di chiacchiere…
Tornate di fronte all’edificio e salite la scala per uccidere Ernesto se non l’avete già fatto. Raccogliete il loot dietro di lui e poi tornate davanti alla costruzione per raccogliere l’anima davanti alla scala.
Quest’area ora è libera e non dovremo tornarci mai più, ma prima di andarcene facciamo un giretto perché c’è un Patto da sbloccare qui. Semplicemente salite sul tetto dove stava Ernesto e fatevi cadere nell’area di sotto dove c’è la creatura che se ne va. Avvicinatevi alle spalle e premete X/A per salire, attivando l’opzione di unirvi alla fazione. Potete farlo solo prima di avere sconfitto il boss dell’area,
Quando avete deciso il da farsi potete tornare al fienile e questa volta entrare. Occhio ai due tizi coi forconi da destra, raccogliete l’anima e sinistra e proseguite facendo attenzione all’assassino con spada che vi attaccherà. Occhio che ha più vita dei suoi amichetti. Quando l’avrete gestito aprite le porte e giratevi a destra per vedere un oggetto luccicante. Se non avete visitato un Falò ultimamente verrete attaccati mentre vi avvicinate, in ogni caso dirigete le vostre attenzioni verso il ponte.
Dall’altra parte c’è un vero disastro. Vedete i tizi che sembrano disinteressati? Sono seduti su barili esplosivi, e se vi avvicinate troppo c’è un nemico dall’alto che lancia una bella bombetta dando il via ai fuochi d’artificio.
L’intera area è dominata dai barili esplosivi e ci sono altri due nemici pronti a lanciare le loro bombe su di voi. Potreste essere tentati dall’opzione “corsa selvaggia verso l’arco”, ma lì c’è un altro nemico che molto probabilmente vi ributterebbe nel mezzo del caos.
Ci sono due modi per superare il pasticcio. Potete decidere di prendere l’arco e cecchinare i nemici, o potete farvi cadere verso un sentiero sulla destra del ponte. Anzi, diciamo che in ogni caso vi conviene passare di qua.
A seconda di quante bombe incendiarie sono volate durante il vostro avvicinamento potreste trovare dei nemici sulla piattaforma. Se non siete riusciti a uccidere i nemici in alto vi consigliamo di correre lungo il sentiero così da nascondervi alla loro vista per farli fuori con calma. Quando avete fatto raccogliete la Titanite da sotto il ponte (evitando sempre le bombe infuocate) e poi entrate nella porta per attivare il Falò ai Piedi della Rupe.
Ci sono altre cose da fare su questo lato dell’insediamento prima di passare al boss. Attraversate la porta dall’altro lato della stanza e seguite il sentiero fino ai tetti dove finalmente potrete liberarvi dei nemici con le bombe (se non lo avete già fatto). Vicino a dove stava quello solitario potrete girare l’angolo per raccogliere un’ascia. Guardate indietro verso il Falò e vedrete qualcosa luccicare su un corpo appeso. Tiratelo giù e poi parlate con l’uomo. Si chiama Cornyx, accettate la sua offerta di imparare la piromanzia e lo ritroverete all’Altare del Vincolo dove venderà magie. La seconda volta che ci parlate vi darà una emote.
Raccogliete l’oggetto e poi tornate al livello più basso da dove non è troppo seria la caduta. Attaccate e uccidete il nemico (se non è già stato eliminato) e esplorate l’area con tutti i barili esplosivi.
C’è un’anima sulla forca. Da lì rotolate tra i barili sulla sinistra per raggiungere una specie di moletto, camminate fino alla fine e raccogliete l’anello (tranquilli, il tizio è pacifico).
Passate sotto l’arco e scendete le scale ignorando la gente sulla destra. State attaccati al muro di sinistra e circumnavigate l’edificio fino a un sentiero stretto che porta a un’anima. Potrebbe essere che qualcosa cerchi di attaccarvi da dentro l’edificio, ma non fatevi spaventare che non dovrebbe fare troppo danno.
Proseguite fino alla prossima rampa di scale gestendo l’assalto di cani e nemici. Occhio che c’è anche un’Evangelista sul sentiero. Uno dei cani è nascosto dietro un albero mentre gli altri potrebbero essere un po’ ovunque. A volte qualcuno è già caduto dalla precipizio.
Raccogliete il loot e lasciate perdere le porte che ancora non si apriranno, tornate indietro. Cercate una porta sulla destra, eliminate il cane e prendete la scaletta che vi porta alle fogne dove verrete attaccati da tre ratti. Non sono molto resistenti, ma la loro velocità può essere molesta.
Proseguite con molta cautela e dovrete gestire altri due toponi. Correte indietro non appena vedete le loro figure per combatterli vicino alla scala d’arrivo. C’è un ratto gigante tra i vapori, è molto veloce e vi conviene lanciare una bomba o una freccia per gestirlo dalla distanza. Se avete difficoltà potete attirarlo e poi correre fino alla scala (vi serve stamina per salire, ricordate) e poi sparacchiargli dall’alto. La prima volta che lo abbattete avrete un anello in premio.
Alla fine del tunnel troverete una scala. Salite e vi ritroverete al Falò del Ponte Pericolante.
Ora tornate dove siete entrati nelle fogne e guardate i nemici dall’altra parte del ponte. Potete provare a usare le frecce visto che hanno problemi a raggiungervi. Proseguite raccogliendo il loot e facendo fuori il nemico e i due cani, per poi prendere il sentiero tra gli edifici. Non attaccate il tizio seduto sulla sinistra, è Eygon di Carim, un NPC non ostile.
Lì in zona c’è una cella chiusa. Entrate nella chiesa e aspettate l’ascensore che porterà con sé Siegward di Catarina, un altro NPC amichevole. Potete parlare con entrambi (continueremo le loro missioni più avanti).
Correte sull’ascensore che andrà vereso il basso rivelando l’accesso alla piattaforma in cima. Raggiungetela e raccogliete l’anima prima di salire le scale. Non attaccate il gigante in cima! Parlategli e dategli un segno d’amicizia.
Ora questa parte dell’Insediamento è completa. Volendo si può puntare già al boss, ma noi consigliamo di andare verso il boss Demone opzionale.
Un boss, un amico, un bel po’ di bottino. Possiamo chiedere di più a questa pagina della soluzione di Dark Souls 3?
Dark Souls 3 – dai Piedi della Rupe al boss Demone opzionale
Questo boss opzionale è decisamente consigliato: troverete un bel po’ di loot e vi porterete avanti con delle quest.
Per cominciare dovete morire o usare il viaggio veloce per tornare alla chiesa dove avete parlato con il gigante. Prendete l’ascensore verso l’alto, ma fate una capriola a metà per entrare nel livello di mezzo.
Qui troverete l’amico Siegward su una piattaforma esterna, parlateci e poi scendete per combattere il Boss Demone (o evitatelo tenendo la sinistra).
Boss Demone
Il combattimento è piuttosto accessibile se ve la cavate con gli scontri di lunga durata. L’unica mossa che dovete tenere d’occhio è quando il boss fa un salto e colpisce con la sua arma fortissimissimo facendo super male. Quando il boss si alza vuol dire che sta per fare una soffiata di fuoco, e allora dovrete andargli alle spalle e darci dentro con le mazzate. Tenete da parte un po’ di Stamina per quell’attacco col salto però. l’amico Siegward si unirà alla tenzone dandovi un grosso aiuto sia facendo danno che attirando su di sé le attenzioni del mostro.
Se avete problemi con questa battaglia potete tirare qualche freccia prima di cadere al suo livello e potrete attaccarlo in tutta sicurezza mentre l’amico Siegward scende a menare. Non fatelo morire però!
Dopo la battaglia raccogliete il loot e parlate con, sì proprio lui, l’amico Siegward per altre ricompense.
Che abbiate usato la forza o siate sgattaiolati ninja, raccogliete l’Osso vicino al carretto ribaltato. Se avete fortuna dovreste riuscire a raggiungere senza farvi vedere la mazza dall’altra parte dell’arena del boss, ma non ne vale la pena. Se avete ucciso il Demone salite sulla tettoia dalla parte opposta rispetto alla chiesa. Ora potrete tirare giù due corpi (portate la lingua a Leonhard all’Altare del Vincolo per avere una chiave).
Il sentiero per andarsene passa attraverso l’unico edificio che potete attraversare. Non preoccupatevi per le gabbie che non vi attaccheranno e proseguite salendo per le scale fino ad arrivare nella sala a sinistra con un oggetto che brilla in fondo. Ci sono due gabbie da eliminare qui.
Ora proseguite lungo il ponte e nella stanza successiva verrete attaccati da due cani dalla destra (occhio che c’è una gabbia a sinistra). Fate molta attenzione mentre proseguite perché ci sono altre quattro gabbie e due Evangeliste sul livello superiore.
Salite sul balcone e poi sul tetto prendendo la rampa sulla sinistra e l’Anello. Andate dalla parte opposta della struttura e cercate una piattaforma su cui farvi cadere, e da lì circumnavigate la torre. Troverete un’arcata da cui entrare sull’altro lato.
Ora fate molta attenzione che si tratta di farsi cadere di piattaforma in piattaforma, e un errore può essere fatale. Dovete correre avanti dalle assi sulla sinistra per arrivare dall’altro lato e poi fino a terra. Raccogliete il bottino.
Uscite dall’arco e fatevi cadere davanti alle porte chiuse che abbiamo passato prima. Ora tornate a un Falò a vostra scelta, che stiamo andando verso Granbosco la Foresta Maledetta.
Una bella e lucrativa scampagnata per sbloccare l’arena di Granbosco in Dark Souls 3!
Dark Souls 3 – dal Ponte Pericolante a Granbosco la Foresta Maledetta
Cominciate dal Falò del Ponte Pericolante e prendete il sentiero che ancora non avete esplorato, oltre i nemici di pattuglia e attraverso il cancello per l’albero. Se avete seguito i nostri consigli passo a passo qui sarete tutto sommato al sicuro.
Avanzante senza fretta e non avvicinatevi ai nemici (presto vedrete perché). Quando avete superato i cattivacci, compreso il gruppetto che si avvicina all’edificio, potete raccogliere un bel po’ di loot attorno all’albero più quello che droppano eventualmente i nemici. Se vi sentite coraggiosi potete anche fare un salto nell’area rotta del sentiero per raccogliere un frammento d’osso da bruciare all’Altare del Vincolo per potenziare l’Estus.
Prima di entrare nell’edificio alla fine del sentiero seguite la linea degli alberi attraverso il cimitero fino alla capanna di legno sulla destra. Verrete assaliti da un assassino con spada, ma potrete raccogliere un bel po’ di oggetti interessanti e altri ancora poco più avanti.
Ora tornate indietro verso l’edificio, un nemico dagli occhi rossi si alzerà. Se non volete combatterlo potete tirargli una freccia da lontano e poi scappare, sperando che il gigante vi dia una mano (a volte succede, ma non sempre occhio).
A questo punto potete entrare finalmente nell’edificio, salire le scale e poi girarvi. Saltate sulla piattaforma rotta e camminate sul piccolo balcone per raccogliere del loot. Ora proseguite lungo il percorso verso la vecchia chiesa, assicurandovi di aprire le porte sulla destra alla fine del corridoio (per avere un comodo passaggio al prossimo giro).
Pronti? Si va a combattere col boss Granbosco la Foresta Maledetta (in arrivo).
Come si gioca in multiplayer a Dark Souls 3? Come funziona? Con questa guida al multiplayer cooperativo non avrete più problemi!
Dark Souls 3 – guida completa al multiplayer cooperativo
Giocare in modalità cooperativa a Dark Souls 3 forse non è così comune, magari anche perché non è poi così facile attivare la partita?
L’idea degli sviluppatori non è di farvi giocare tutto il gioco in compagnia, ma di invitare un amico solo quando ne avete davvero bisogno.
Detto questo, ci sono dei semplici passi da fare per poter giocare in cooperativa con chiunque o solo con i vostri contatti dalla lista amici, vediamoli insieme partendo dai requisiti.
Cosa serve per entrare nella partita di qualcuno?
Dovrete comprare della Pietra Bianca dall’Ancella nell’Altare del Vincolo per 500 anime. Si tratta di un oggetto che vi permetterà di tracciare un segno a terra che potrà essere visto dagli altri giocatori, che potranno poi evocarvi da lì nella loro partita.
Se volete entrare nella partita di un amico specifico, e non farvi evocare da chiunque, dovrete impostare una password prima di lasciare il segno a terra, e comunicarla poi a chi volete vi evochi.
Per impostare una password premete il tasto Opzioni su PS4 o Menù su Xbox One per aprire il menù di gioco. Da lì scegliete l’icona di sistema a destra, poi network e poi potrete inserire la vostra parola d’ordine.
Assicuratevi di essere entrambi nella stessa zona prima di cominciare il procedimento. Fino a quattro giocatori possono unirsi in una partita.
Make sure that you’re also both standing in the same area before starting this process, so your friend can quickly locate your sign. Up to four players can play in co-op.
Per unirsi alla partita di altri giocatori non vi serve la Brace, anzi, la otterrete dopo avere aiutato con profitto qualcuno.
Come si hostano le partite e si evocano gli altri?
Prima di tutto potete effettuare l’evocazione solo se non avete già sconfitto il boss della zona, se lo sconfiggete addio evocazioni.
Dovrete essere in stato di Brace, uno stato che si perde con la morte (e la barra della vita torna normale) e che è indispensabile.
Per acquisire lo stato di Brace dovrete consumare, indovinate un po’ della Brace che si trova in giro per il mondo o dopo avere sconfitto un boss. Potete anche decidere di comprarla dall’Ancella all’Altare del Vincolo, ma non è molto economica all’inizio.
A questo punto dovreste poter vedere un sacco di segni per terra, compreso quello del vostro amico. Se c’è una password cliccate, inseritela e evocatelo.
Come finire la sessione cooperativa?
La fase di multiplayer termina quando sconfiggete il boss dell’area o quando voi o i vostri amici ci lasciate le penne. Verrete rispediti tutti al mondo di partenza senza dover fare niente.
Se invece volete terminare la sessione manualmente, entrambi i giocatori dovranno utilizzare un cristallo nero della separazione.
E se volessi giocare con gente a caso?
Se soddisfate le condizioni di cui abbiamo appena parlato, ma non vedete segni a terra o nessuno entra nella vostra partita, potreste incorrere in una o più delle seguenti limitazioni:
Il vostro livello differisce di più di 10 livelli da quello degli altri.
Avete un’arma potenziata due o più livelli più della loro, o viceversa.
Per le armi speciali (quelle che si potenziano al massimo +5) la regola precedente vale doppio.
Patti diversi: se avete stretto un Patto questo non deve essere opposto al loro. Per sicurezza toglietevi ogni anello prima dell’operazione.
Tutto questo però non sarà un problema se vi state unendo a un amico in una partita chiusa con password.
Occhio che i fantasmi non guadagnano progressi quando sono nelle partite degli altri!
Tornate a Dark Souls 3 guida, per avere un sacco di altri consigli utili.
Granbosco in Dark Souls 3 è un boss che ve ne farà vedere delle belle, ecco le strategie e tattiche per batterlo!
Dark Souls 3 guida – strategia per il boss Granbosco la Foresta Maledetta
Ad essere sinceri Granbosco è un boss opzionale, non siete costretti a ucciderlo per proseguire nel gioco, ma nasconde un oggetto che potete prendere solo facendolo fuori e allora, beh, eccoci qua!
Il boss è diverso dal solito scontro, e la battaglia non comincia finché non gli siete proprio addosso quindi prendetevi tutto il tempo necessario per guardarvi in giro.
Vedrete parecchi nemici, e molti altri arriveranno nell’arena durante il combattimento. Il nostro consiglio è di farne fuori il più possibile prima di avvicinarvi all’albero nell’angolo, così nella seconda fase avrete meno difficoltà. Se proprio non ne avete voglia, almeno fate fuori il nemico con gli occhi rossi: è a destra isolato dagli altri.
Nella prima parte della battaglia il boss ha diversi attacchi tra cui colpi al suolo, colpi orizzontali, una rotolata per avvicinarsi e un attacco dall’alto che rilascia anche dei pessimi gas venefici.
La buona notizia è che tutti i suoi attacchi fanno danno anche agli altri nemici nell’arena, mentre la cattiva notizia è che ne arrivano in continuazione quindi non ci sarà mai un momento di pace. Potete provare a correre da una parte all’altra dell’arena cercando zone libere, ma occhio agli attacchi del boss (e alla Stamina).
Come si fa danno a Granbosco? Noterete rapidamente che è invulnerabile praticamente ovunque tranne che su alcune sacche chiare sparse per il corpo. Vi sembrerà di fargli poco danno anche colpendolo lì, ma non preoccupatevi che dovete semplicemente essere persistenti e piano piano le vedrete esplodere una dopo l’altra.
È una bestia lenta, ma talmente grande che a volte è difficile vedere da che parte fuggire per evitare gli attacchi, e sfortunatamente anche un buono scudo non vi proteggerà da tutto il danno. Se siete così sfortunati da ritrovarvelo in testa guardate il lato positivo: siete in un’ottima posizione per menare duro.
Dopo che gli avrete fatto fuori le gonadi il boss andrà in fase due. Non subirete danni dalla caduta e per fortuna gli add smetteranno di comparire.
Di sotto il boss ottiene un arto in più che colpisce più rapidamente di quelli che aveva già, e col quale a volte pensa bene di lanciarvi delle pietre. Ci sono anche nuovi attacchi, ma anche tanti altri punti deboli da colpire.
Se state giocando con una build puramente da corpo a corpo avrete qualche difficoltà in più (soprattutto se siete carichi di armatura), e dovrete individuare quali punti deboli rimangono esposti dopo gli attacchi così da posizionarvi bene in anticipo.
Dovrete eliminare le sacche sul ventre, sulle caviglie, sulle spalle e sui polsi per sconfiggerlo, e quando lo avrete fatto potrete godervi il meritato loot.
Dopo la battaglia raccogliete tutto quello che trovate nell’arena e attivate il Falò, dietro al quale vedrete un altare utile per certi Patti.
Ora tornate all’Altare del Vincolo e date l’oggetto che avete ottenuto a Ludleth, il tipetto sul trono. Vedete voi se utilizzare le anime dei boss per ottenere oggetti con la Trasposizione, e parlate con Hawkwood per una gemma extra.
Fatto? Ora è il momento di continuare verso la Strada dei Sacrifici (in arrivo).
La Strada dei Sacrifici in Dark Souls 3 è l’ultima zona da esplorare attorno all’Insediamento di Non Morti.
Dark Souls 3 – da Granbosco alla Strada dei Sacrifici
Prima di abbandonare questa zona dobbiamo fare un paio di cose. Prima di tutto diamo le ceneri all’ancella nell’Altare del Vincolo, e compriamo la chiave per 1.500 anime. Ora viaggiamo fino al Ponte pericolante, entriamo nelle fogne e sblocchiamo la porta.
Nei tunnel girate a destra all’incrocio per raccogliere il tessuto, e volendo pregate alla statua se avete invaso le partite degli altri e ora siete pentiti. Al prossimo bivio raccogliete l’alabarda nell’angolo e poi entrate nel tunnel successivo.
La prossima stanza è piena di scheletri, che per fortuna sono piuttosto vulnerabili e francamente molto più semplici da gestire di tanta robaccia che già avete ucciso. Menate a più non posso e tirateli giù tutti e quattro, più quello extra che salta fuori quando proseguite.
Il prossimo scheletro non si assemblerà fino a che non lo avrete superato, quindi giratevi quando sentite il suo rumorino e sistematelo. Proseguite lungo il tunnel con lo scudo pronto perché più avanti c’è uno scheletro con un braccio solo da tenere a bada.
Non ci sono più sorprese fino all’area aperta. Girate a destra e fate fuori nemico e Lucertola di Cristallo. Volendo potete attirare il nemico con qualche attacco dalla distanza così da affrontare poi la lucertolaccia con calma. Alla fine del canyon c’è della Titanite, ma occhio al nemico che cade dall’alto.
Ora andate nel tunnel opposto all’ingresso di queste rovine e tirate giù il cadavere per raccogliere uno scudo. La porta per la prossima stanza è lì davanti, entrate facendo attenzione al ratto che aspetta nell’ombra e ai sei topastri che vi saltano addosso una volta dentro. Se siete in difficoltà tornate indietro alla scaletta per gestirli con comodo.
Proseguite, salite, e troverete Irina di Carim. Parlatele, toccatela, e parlatele ancora per ottenere un’emoticon. Accettate i suoi servigi e la ritroverete all’Altare del Vincolo.
Ora aprite la porta chiusa e parlate con Eygon. Potrete chiamarlo in aiuto in battaglia, e rimarrà dei vostri fino a quando Irina è viva.
Ora tornate al Ponte Pericolante e da lì andate fino alla chiesa con l’acensore. Scendete in cantina.
Fate molta attenzione mentre vi avvicinate alla seconda stanza. La bestia che ci trovate è veramente pericolosa, una specie di Vordt in miniatura. Se avete equipaggiamento con resistenza al gelo siete a cavallo, così come se potete fare danni fuoco.
Se non ce la fate potete tirargli una prima freccia e poi scappare indietro, aspettare un po’, e ripetere l’operazione ogni volta arretrando fino all’ascensore (di solito non vi insegue fino in fondo, ma non si sa mai). Occhio che quando ha poca vita diventa più aggressivo.
Quando l’avrete gestito godetevi la nuova spada con danno gelo, raccogliete la Brace e attivate il Falò della Strada dei Sacrifici.
Prima di proseguire: se avete ucciso il Demone con Siegward e raccolto la Lingua, ora potrebbe esser un buon momento per tornare all’Altare a parlare con Leonhard per ottenere la chiave. Potete andare nella cantina sotto al Falò delle Alte Mura per combattere un Darkwraith, un nemico che sembra un altro giocatore.
È una vera rottura se siete maghi o tirate con l’arco, ma è anche facile da tirare scemo. Andategli vicino e poi correte verso l’ascensore e salite. Il tapino cadrà e bon, il gioco è fatto. Se non funziona riprovate.
Quando l’avrete ucciso raccogliete la sfera e tornate da Leonhard per ricevere un’emoticon e un invito per un Patto.
Ora è il momento di continuare verso la Fortezza di Mezzo (in arrivo).
Verso la Fortezza di Mezzo in Dark Souls 3: per Gondor!
Dark Souls 3 – dalla Strada dei Sacrifici alla Fortezza di Mezzo
Dal Falò seguite il sentiero dietro l’angolo e troverete un nemico che non vi attaccherà, ma si limiterà a fare versacci e sbattere le ali. Questi corvi molesti si trasformano e attaccano balzandovi addosso facendo partire una raffica di colpi per poi fermarsi dandovi il tempo di rispondere. A meno che non abbiate grindato un po’, vi tocca ripetere l’operazione un paio di volte.
Invece che prendere il percorso verso il basso, camminate a sinistra dell’albero dove stava il pennuto e guardate giù. Attaccate il secondo corvo e raccogliete la pietra.
Prima di arrivare ai carri prendete la rampa sulla sinistra e fate fuori l’ennesimo corvo così da evitare l’imboscata successiva.
Proseguite e raccogliete l’anima vicino ai carri, facendo attenzione alla coppia di nemici dall’altro lato che dovreste riuscire ad evitare. Non sono molto forti da soli, e il pericolo vero arriva dallo sciamano che può generare della nebbia velenosa e richiamare i corvi in zona (ce ne sono almeno due dalle vostre parti). S
Quando avrete sistemato la situazione camminate verso i carri e guardate oltre per individuare un altro sciamano. Se volete potete stare vicino all’albero e farlo fuori con le frecce da lì, facendo ovviamente attenzione alle sue grida che richiameranno eventuali corvi nei paraggi.
Ora andate lungo il sentiero dove si trovava il primo sciamano e prima di continuare leggete qui: potrebbe esserci un altro corvo nell’area successiva se non è stato richiamato dagli sciamani, ma quello che ci interessa è che c’è un sentiero vicino all’albero con un bell’oggettino all’inizio. Non fatevi tentare a meno di non essere sicuri di voi, perché c’è un nemico parecchio duro pronto a farvi fuori.
Probabilmente è meglio aspettare più avanti, ma se vi sentite gagliardi potete attaccarla e poi godervi un set completo di abiti e un’ascia. Che combattiate o meno, il prossimo passo è andare sotto all’arco dall’altra parte dell’area inferiore, e poi camminare fino in cima usando la rampa a sinistra. Occhio che potrebbe esserci un altro corvo, oltre alla Titanite in terra.
Proseguite e prendete il ponte.
Uccidete il corvo e poi fatevi cadere sulla piattaforma che si vede se vi sporgete sul fianco sinistro prima di attraversare. Avanzate con cautela perché ci sono due cani ad aspettarvi, e sono più tosti di quelli che avete combattuto fino ad ora. Troverete un anello e un tomo da portare a Irina all’Altare del Vincolo.
Salite lo stretto sentiero e combattete il corvo dagli occhi rossi, magari attirandolo dove avete abbattuto i due cani visto che lì si rischia di cadere verso la prossima area dove vi aspettano tre corvi e uno sciamano. Se volete potete colpirli dalla distanza visto che difficilmente sono in grado di raggiungervi, ma allontanatevi dal bordo quando si arrabbiano che alcuni colpi passano attraverso la pietra. Raccogliete la Brace quando avete fatto.
Passate tra le colonne e non attaccate i tizi che incontrate. Attivate il Falò della Fortezza di Mezzo piuttosto, e poi andate a parlare con Horace (a destra) per avere un sigillo: se lo equipaggiate verrete evocati nelle partite dei giocatori invasi. Sulla sinistra invece c’è Anri, parlate con entrambi per assicurarvi di vederli più avanti nel gioco.
Ben fatto! Qui abbiamo finito, e la bella notizia è che non dobbiamo più tornarci. Ora avanti verso il Bosco dei Crocefissi.
Servono altre dritte? Non perdetevi Dark Souls 3 guida, la vostra risorsa completa!
Come si arriva al Bosco dei Crocefissi in Dark Souls 3? Ecco la nostra guida!
Dark Souls 3 – dalla Foresta di Mezzo al Bosco dei Crocefissi
Qui è dove Dark Souls 3 smette di darvi una direzione precisa e vi offre un sacco di diverse opzioni: potete decidere di morire sul bagnato, di morire all’asciutto, di perdervi o di farvi invadere da giocatori malvagi. Se avete usato della Brace o non siete morti dall’ultimo boss, non sarete al sicuro nemmeno offline. C’è un NPC che si chiama Heysel tra qui e il Forte di Fallon. Cercate di ucciderlo almeno una volta per il suo copricapo.
Cominciamo dai, incamminatevi lungo il sentiero che parte dalla Foresta di Mezzo e date un’occhiata in giro. Quest’area è piena di nemici armati di tronchi. Dovrete essere cauti quando attaccano, ma per fortuna sono piuttosto gestibili. Solo fate attenzione se vi portate alle loro spalle e fanno il loro attacco orizzontale, colpisce anche se siete perfettamente dietro di loro.
Nell’area inferiore è pieno di nemici, e l’acqua è piena di granchi (semplicissimi da tenere a bada), eliminate tutto quello che incontrate per ridurre il rischio di imboscate dopo. Non andate verso la palude che i granchi giganti sono abbastanza molesti e non possono essere uccisi, ma semplicemente si nascondono sotto terra se gli fate molto danno. Vicino a riva potete raccogliere uno scudo, ma non andate più in là.
Ora possiamo fare un po’ di caccia al tesoro se ne avete voglia, altrimenti andate giù fino al titolo in grassetto per passare direttamente al prossimo falò.
Ancora qui? Perfetto, allora dal sentiero che si allontana dalla Fortezza di Mezzo girate a destra e state appiccicati al muro costeggiando l’area paludosa: vedrete un cane e un nemico da far fuori per raccogliere poi la Titanite.
Poi tornate indietro, prendete la rampa e guardate verso la direzione da cui siete venuti per vedere una serie di paittaforme. Fatevi cadere per raccogliere un’anima.
Continuando a guardare avanti vedrete un gruppetto di scarabei fungosi, non sono molto pericolosi visto che sono lenti. Sfortunatamente nei paraggi c’è anche la vittima di una croficissione. Da soli non sono poi così un problema, ma occhio che comunque picchiano duro e rapidamente, e in gruppo diventano complessi da tenere a bada.
Se volete potete attirarlo lì dalla piattaforma dove siete e farlo fuori con le frecce. Potreste dover scendere, attirarlo e poi tornare sulla rampa finché si dimentica di voi. Poi dalla piattaforma aspettare che la sua routine di pattuglia lo porti a tiro.
Superato lui dovrete affrontare tre scarabei e un altro crocifisso. Potete ripetere la tattica di prima se volete. Dopo entrate nella porta, ignorate il cancello chiuso e la Lucertola di Cristallo sulla sinistra per guardare dall’altra parte: in fondo al corridoio c’è un cavaliere nero!
Non siete obbligati ad attaccarlo se non ve la sentite. Potete sgattaiolare sul fianco destro del sentiero per trovare un set completo di vestiti. Da quest’area potete tirare qualcosa al cavaliere e poi rimanere immobili: se va tutto bene si fermerà a metà sdrata (altrimenti fuggite e riprovate). Ora che si è spostato, fatevi cadere e raccogliete tutti gli oggetti, compreso il Carbone nella stanza successiva da dare a Andre all’Altare del Vincolo.
Tornate sul sentiero principale.
Per il Bosco dei Crocefissi
In fondo al sentiero girate a sinistra e state attaccati al muro di sinistra per arrivare in un’area piena, ma piena, ma piena di scarabei. Seguite sempre il muro a sinistra per trovare della Titanite.
Continuate a proseguire così e troverete un percorso che porta da sette scarabei più altri due e un nemico dalla distanza (che magari non vengono coinvolti nella tenzone).
Liberate la zona (occhio che tra gli alberi ce ne sono altri), raccogliete il raccoglibile e passate tra le colonne per trovare il Falò del Bosco dei Crocefissi. Bravi!
Il percorso attraverso il Bosce dei Crocefissi in Dark Souls 3 è pieno di pericoli, ecco come cavarsela!
Dark Souls 3 – dal Bosco dei Crocefissi al Saggio di Cristallo
La scampagnata verso il Saggio di Cristallo non è molto serena in realtà, anche se per fortuna c’è un modo di renderla più gestibile. Continuate a leggere!
Guardando verso la palude dal Falò del Bosco dei Crocefissi, giratevi a sinistra e andate dritti fino al grande edificio. Uccidete i due nemici e girate attorno alle mura in senso orario così da passare tra l’edificio e una collina. Uccidete i due nemici alla fine del sentiero e poi guardate oltre l’angolo. Dovreste riuscire a vedere due crocefissi, magari attirateli da qui che scontrarsi in campo aperto potrebbe essere una rogna.
Ora circumnavigate l’edificio nell’altra direzione e prendete il sentiero combattendo coi due crocefissi se non li avete uccisi prima. Quando potete passare raccogliete la Brace e l’Estus alla fine del sentiero girato l’angolo.
Ora tornate al primo edificio ed entrate dal buco sul fianco verso il Falò. La maggior parte dei tizi qui dentro non dovrebbe darvi fastidio, ma c’è un supervisore lì, lì nel mezzo, che potrebbe far scattare una vera mattanza. Più pericoloso è il mago (cercate il cappellone). Quando avrete gestito la stanza, raccogliete la Staffa in un angolo.
Ora prendete le scale e attraversate il ponte, c’è un nemico con scudo giusto dietro la porta. Ci sono tre sentieri qui (sembrano due, ma uno è più a sinistra): quello in mezzo vi porta all’uscita, quello a sinistra sblocca un NPC, e quello a destra va verso una Lucertola di Cristallo.
Noi andremo proprio verso il lucertolone come prima cosa, facendo attenzione che dopo l’angolo c’è un nemico ad aspettarvi nella porta sulla destra. Sistemati loro, tornate indietro che tanto qui ci torneremo.
Al bivio davanti all’edificio dobbiamo entrare per liberare la stanza, così da poter poi sbloccare in santa pace l’NPC sulla sinistra. Non è facile, più che altro per la conformazione del terreno di scontro (c’è un buco nel pavimento).
Direttamente in fronte all’ingresso c’è un mago, mentre un secondo mago entrerà nella stanza non appena parte il combattimento. Ci sono tre nemici che faranno un gran caos correndovi addosso, e uno con scudo che di solito si unisce alla baruffa quando siete a metà della stanza.
Se siete dotati di attacchi dalla distanza cercate di stare chiaramente indietro cecchinandoli, altrimenti entrate e fate un bel macello cercando di gestire separatamente i nemici e i maghi (sfruttate il corridoio per dividerli).
Quando avrete fatto tornate all’ingresso e prendete l’arco sulla sinistra (guardando verso la stanza centrale) senza curarvi del terreno che sembra sconnesso: basta stare attaccati al muro di destra e girare l’angolo fino alle scale.
Una volta salito troverete Orbeck di Vinheim, un NPC amichevole al quale potete chiedere di qualche magia se avete intelligenza pari a 10 o superiore. Andrà a unirsi ai venditori all’Altare del Vincolo. Fate un giretto raccogliendo di tutto, e poi andate verso la porta opposta all’ingresso dell’edificio, il Saggio di Cristallo è poco più avanti (in arrivo).
Uccidere il Saggio di Cristallo in Dark Souls 3 è difficile? Vediamolo insieme coi nostri consigli!
Dark Souls 3 boss – come battere il Saggio di Cristallo
Se avete un po’ di resistenza magica questa battaglia non dovrebbe essere un problema per voi. Come tutti i maghi, il Saggio di Cristallo è debole se gli andate addosso e interrompete i suoi attacchi, visto che cerca in continuazione di guadagnare distanza per poter iniziare il cast delle magie.
Il boss ha varie mosse nel suo inventario: una è un colpo magico piuttosto standard, un’altra è una raffica di colpi magici, mentre nel frattempo manda le sue mine a ricerca. Poi c’è una catena di cristalli che sbucano dal terreno e fanno barecchio male quando il Saggio si teletrasporta, il che succede dopo che lo avete colpito per un po’ di volte.
Lo scontro è diviso in due fasi. La prima è semplice e ci richiede solo di andargli vicino per menare. Quando si teletrasporta avvicinatevi e picchiate duro.
Nella seconda fase appariranno dei cloni del boss per l’arena, potete individuarli grazie al fatto che le magie sono blu invece che viola come quelle del boss. Se non vedete il colore, beh, i cloni muoiono con un solo colpo, e il nostro consiglio è comunque di seccarli tutti prima di attaccare il Saggio visto che fanno malino pure loro.
Se vedete che non fate abbastanza danno con la vostra arma standard provate a fare un po’ di colpi fulmine, magari comprando qualcosa all’Altare del Vincolo.
la battaglia è dunque facile per le classi melee, ma se siete dei maghi o preferite gli attacchi dalla distanza invece la situazione potrebbe peggiorare. Se non ce la fate non temete, visto che From Software ha la soluzione per voi: dall’ingresso nell’arena correte a destra e cercate una rampa, salite e poi nascondetevi tra le rocce. Da lì potete sparare a volontà.
Quando l’avrete eliminato raccogliete l’anima, e accendete il Falò del Saggio di Cristallo. Bravi!